STORIA
LA NOSTRA STORIA AZIENDALE


NASCE IL 10 MARZO 1972 COME "MORROCCHI & MINI", I DUE SOCI FONDATORI, MA BEN PRESTO RIMANE SOLO MORROCCHI LUCIANO CHE NEL GIRO DI UN DECENNIO SI PROCURA COME AIUTO PER LA DIRIGENZA AZIENDALE LA MOGLIE ANGELA COLLINI , L'AMICO MARCO MORROCCHI E IL CUGINO UGO BELIGNI. DA ALLORA L'AZIENDA RIMANE CON IL NOME "MORROCCHI". LAVORANO DA SUBITO CON OPERAI DEDITI AL LAVORO (ALCUNI DI QUESTI IN FUTURO DIVENTERANNO SOCI AZIENDALI A LORO VOLTA). DA SUBITO SI OCCUPANO DELLA FINITURA E TRATTAMENTO METALLI NEL CAMPO GALVANICO E PER TUTTI GLI ANNI 80 ANCHE SULLA FABBRICAZIONE COPPE E TARGHE PREMIO. QUEST'ULTIMA LAVORAZIONE VERRA' ABBANDONATA E MORROCCHI SRL CONTA NEGLI ANNI 90 BEN 6 SOCI ALL'ATTIVO CON CIRCA 20 OPERAI. NEGLI ANNI 2000 L'AZIENDA SI RICOMPATTA TORNANDO ALLA DIRIGENZA CON SOLO 4 AMMINISTRATORI E NEL 2008 PERDE L'ULTIMO SOCIO FONDATORE DI" MORROCCHI". IN TUTTO LO SCORSO DECENNIO LA SOCIETA' ORMAI DI SOLI DUE TITOLARI E CIRCA 15 OPERAI AFFRONTA CON FORZA LA CRISI ECONOMICA.
OGGI TORNA ALLA DIRIGENZA GIOVANNI BELARDI INSIEME ALLO STORICO SOCIO SERGIO RICCI , QUEST'ULTIMO AFFIANCATO DAL FIGLIO MARCO.
Lo studio del "fluido elettrico"

Il termine "galvanizzazione" deriva dal cognome del primo studioso del "fluido elettrico" Luigi Galvani. Questo termine è stato usato per la prima volta dal francese Albert Sorel, che nel 1837 ottenne i primi brevetti in materia.

Alcune rappresentazioni dell'epoca che raffigurano gli esperimenti di Galvani. L'eccitazione a distanza del nervo crurale di una rana per effetto di una scintilla rilasciata dal conduttore di una macchina elettrostatica

La galvanostegìa (composto di galvano- e del greco στέγω, «coprire») è una tecnica, usata per lo più in ambito industriale, che permette di ricoprire un metallo non prezioso con un sottile strato di un metallo più prezioso o più nobile o passivabile sfruttando la deposizione elettrolitica.
La scoperta della tecnica galvanica inizia nel 1791 quando Luigi Galvani scoprì il fluido elettrico, è per questo che tutti i procedimenti di elettrolisi si chiamano galvanostegia che deriva dal suo cognome Galvani.
Con l'invenzione della pila di Alessandro Volta nel 1800 inizia la moderna tecnologia galvanica. Nello stesso anno 1800 a Pavia, Luigi Valentino Brugnatelli eseguiva le prime elettrodeposizioni di argento, zinco e rame.

«Dissecai una rana, la preparai e la collocai sopra una tavola sulla quale c'era una macchina elettrica, dal cui conduttore era completamente separata e collocata a non breve distanza; mentre uno dei miei assistenti toccava per caso leggermente con la punta di uno scalpello gli interni nervi crurali di questa rana, a un tratto furono visti contrarsi tutti i muscoli degli arti come se fossero stati presi dalle più veementi convulsioni tossiche. A un altro dei miei assistenti che mi era più vicino, mentre stavo tentando altre nuove esperienze elettriche, parve dì avvertire che il fenomeno succedesse proprio quando si faceva scoccare una scintilla dal conduttore della macchina. Ammirato dalle novità della cosa, subito avvertì me che ero completamente assorto e meco stesso d'altre cose ragionavo. Mi accese subito un incredibile desiderio di ripetere l'esperienza e di portare in luce ciò che di occulto c'era ancora nel fenomeno[1].»
(Luigi Galvani)